Gli economisti
Steve, Sergio
Gasparini, Innocenzo
Caffè, Federico
Andreatta, Nino
Spaventa, Luigi
Izzo, Lucio
Napoleoni, Claudio
Savona, Paolo
Orlando, Giuseppe
Vicarelli, Fausto
Garegnani, Pierangelo
Vinci, Salvatore
Brambilla, Francesco
Becchi Collidà, Ada
Szego, Giorgio
Rey, Guido M.
Toniolo, Gianni
Zaghini, Enrico
Bianchi, Lorenzo
Arcelli, Mario
Paganetto, Luigi
Lombardini, Siro
Marzano, Antonio
Caravale, Giovanni
Monti, Mario
Costa, Paolo
Cafagna, Luciano
Bruni, Franco
Cozzi, Terenzio
Tantazzi, Angelo
Ruozi, Roberto
Onida, Fabrizio
Mengarelli, Gianluigi
Tarantelli, Ezio
Nardozzi, Gianni
Sitzia, Bruno
Silva, Francesco
Targetti, Ferdinando
Ferri, Giuseppe
D'Antonio, Mariano
Artoni, Roberto
Valli, Vittorio
Ranchetti, Fabio
Del Monte, Alfredo
Gnesutta, Claudio
Mazzocchi, Giancarlo
Porta, Angelo
Dominedò, Valentino
D'Adda, Carlo
Reviglio, Franco
1979
Articoli su giornali e riviste di informazione generale e politica
Dichiarazione
Alibrandi, Antonio
Baffi, Paolo
IMI [Istituto Mobiliare Italiano]
Rovelli, Nino
Sarcinelli, Mario
SIR
Si tratta della dichiarazione sottoscritta da una cinquantina di economisti italiani a seguito del mandato di cattura emesso dal giudice Antonio Alibrandi contro Paolo Baffi e Mario Sarcinelli, allora Governatore e Vice Direttore Generale della Banca d'ITalia, per l'inchiesta IMI-SIR. In questa circostanza fu particolarmente attivo Federico Caffé.
Il testo della dichiarazione fu la seguente: "Conosciamo da anni la dirittuta morale, l'impegno civile e la competenza tecnica di Paolo Baffi e Mario Sarcinelli; siamo certi della loro assoluta correttezza nello svolgimento dei compiti del loro ufficio. Che le più recenti decisioni della magistratura siano state precedute da una lunga e vergognosa campagna di diffamazione e che esse siano state prese in un clima di tensioni e sospetti che finiscono per riflettersi sulla stessa magistratura, aumenta il nostro senso di grave allarme per le sorti della democrazia in Italia. Il Paese ha bisogno che uomini retti come Baffi e Sarcinelli ed istituzioni di alto prestigio ed efficienza, quali la Banca d'Italia, possano operare serenamente per il bene di tutti"
Gli economisti
: Grave allarme per le sorti della democrazia in Italia / Federico Caffè [et al.]
Steve, Sergio
Gasparini, Innocenzo
Caffè, Federico
Andreatta, Nino
Spaventa, Luigi
Izzo, Lucio
Napoleoni, Claudio
Savona, Paolo
Orlando, Giuseppe
Vicarelli, Fausto
Garegnani, Pierangelo
Vinci, Salvatore
Brambilla, Francesco
Becchi Collidà, Ada
Szego, Giorgio
Rey, Guido M.
Toniolo, Gianni
Zaghini, Enrico
Bianchi, Lorenzo
Arcelli, Mario
Paganetto, Luigi
Lombardini, Siro
Marzano, Antonio
Caravale, Giovanni
Monti, Mario
Costa, Paolo
Cafagna, Luciano
Bruni, Franco
Cozzi, Terenzio
Tantazzi, Angelo
Ruozi, Roberto
Onida, Fabrizio
Mengarelli, Gianluigi
Tarantelli, Ezio
Nardozzi, Gianni
Sitzia, Bruno
Silva, Francesco
Targetti, Ferdinando
Ferri, Giuseppe
D'Antonio, Mariano
Artoni, Roberto
Valli, Vittorio
Ranchetti, Fabio
Del Monte, Alfredo
Gnesutta, Claudio
Mazzocchi, Giancarlo
Porta, Angelo
Dominedò, Valentino
D'Adda, Carlo
Reviglio, Franco
1979
Si tratta della dichiarazione sottoscritta da una cinquantina di economisti italiani a seguito del mandato di cattura emesso dal giudice Antonio Alibrandi contro Paolo Baffi e Mario Sarcinelli, allora Governatore e Vice Direttore Generale della Banca d'ITalia, per l'inchiesta IMI-SIR. In questa circostanza fu particolarmente attivo Federico Caffé.
Il testo della dichiarazione fu la seguente: "Conosciamo da anni la dirittuta morale, l'impegno civile e la competenza tecnica di Paolo Baffi e Mario Sarcinelli; siamo certi della loro assoluta correttezza nello svolgimento dei compiti del loro ufficio. Che le più recenti decisioni della magistratura siano state precedute da una lunga e vergognosa campagna di diffamazione e che esse siano state prese in un clima di tensioni e sospetti che finiscono per riflettersi sulla stessa magistratura, aumenta il nostro senso di grave allarme per le sorti della democrazia in Italia. Il Paese ha bisogno che uomini retti come Baffi e Sarcinelli ed istituzioni di alto prestigio ed efficienza, quali la Banca d'Italia, possano operare serenamente per il bene di tutti"
Alibrandi, Antonio
Baffi, Paolo
IMI [Istituto Mobiliare Italiano]
Rovelli, Nino
Sarcinelli, Mario
SIR
ITA
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Dichiarazione
Il Manifesto